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Judy Garland

 

Judy Garland, nome d’arte di Frances Ethel Gumm, è stata un’attrice, ballerina e cantante statunitense, conosciuta inoltre per essere la madre della famosissima Liza Minnelli. Judy iniziò la carriera da attrice nei suoi primi anni di infanzia, facendosi le ossa in musical di medio livello e ottenendo ruoli da protagonista. Successivamente fece da protagonista nel film “Il mago di Oz”, e da qual momento iniziò la sua vita piena di fama, premi e ingaggi da parte di tutto il mondo.

Ho avuto la possibilità di andare a vedere il film “Judy”, un nuovo arrivo nei nostri cinema italiani, diretto dal regista Rupert Goold. Si tratta della biografia di questa famosa cantante, partendo dalla sua infanzia fino alla sua morte.                    Inizialmente sono presentate delle scene della piccola Judy mentre si impegna a recitare la parte di Dorothy, la protagonista del film “Il mago di Oz”. Si può capire però che è obbligata e costretta dalla madre a condurre quella vita piena di fama, mentre la piccola Judy non vuole essere altro che una bambina come le altre. Questo sentimento di contrarietà da parte della protagonista emerge in molte scene del film, sia quelle dell’infanzia sia quelle della vecchiaia.    Inoltre si può notare che in tutta la propria vita Judy ha avuto molti problemi, come i 5 divorzi e il fatto che lei fosse troppo impegnata per badare ai suoi figli e così da doverli lasciare ad un suo ex marito con cui non aveva buoni rapporti.                                                                      Mi hanno colpito molto le scene in cui Judy canta davanti ai cittadini di Londra che, per la sua incredibile voce, rimangono a bocca aperta. Ma non tutti gli spettacoli sono andati bene  essendo che in molte occasioni la protagonista dimostra di avere una forte dipendenza verso il fumo, l’alcol ma soprattutto verso i farmaci. Infatti Judy Garland è morta ai soli quarantasette anni per un’assunzione eccessiva di farmaci.

Questa storia mi ha trasmesso molte emozioni, tra cui le più evidenti, l’angoscia e la tristezza. Innanzi tutto provo molta tristezza per la vita da ragazza che ha dovuto condurre Judy, deve essere terribile non poter neanche riuscire a dormire per colpa di tutte le prove e per tutto lo stress accumulato. Ho provato anche angoscia per come si dovesse sentire Judy, a tal punto da rischiare la morte per alcol e fumo e morire per troppi farmaci.

Infine posso dire di essere molto stupita dalla bravura degli attori, che sono riusciti ad entrare perfettamente nei personaggi, e anche dalla bravura del regista a trovare dei posti perfetti per ricreare nei minimi dettagli la vita di Judy Garland.

 

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