Washoku, Japanese Culture & Food Fest

In questa prima foto ho deciso di rappresentare il grande cartellone appeso all’ingresso del posto, che attira immediatamente l’attenzione data la sua grandezza e la sua posizione.

Nei giorni 5, 6 e 7 novembre, presso il Mercato Centrale di Torino, si è tenuto un festival riguardante la cultura gastronomica giapponese, svolto per la prima volta in Piemonte: il “Washoku, Japanese Culture & Food Fest”. In soli tre giorni è stato approfondito il tema sul “Washoku”, attraverso stand espositivi (dove poter anche acquistare gadget della cultura giapponese), presentazioni di libri e conferenze riguardanti cibo e utensili da cucina.

Ma che cos’è il “Washoku”? Il “Washoku” (letteralmente “armonia da mangiare”) è una pratica, basata su abilità e conoscenze legate alla produzione e alla consumazione di cibo.
In più, esso è stato considerato patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, nel 2013.

Qui ho semplicemente voluto far vedere il luogo all’interno come veniva rappresentato. Era abbastanza piccolo, diviso in tre parti ben distinte: una zona con un palco e numerose sedie, per le varie conferenze e presentazioni; poi vi erano alcuni stand dove era possibile acquistare dei gadget, come magliette, disegni, spille, e molto altro; infine c’erano diversi tavoli posizionati davanti ad una piccola cucina, dove si poteva acquistare cibo giapponese per l’assaggio.

Ho inoltre assistito alla conferenza riguardante la produzione del the caldo giapponese, seguita dalla degustazione di tale bevanda.

Gli stand proposti all’evento, presentavano numerosi oggetti della cultura giapponese, soprattutto “Bento” (tipici box dove poter contenere il cibo per i pasti, in particolare per pranzo) e disegni che rappresentano la quotidianità tipica giapponese. Io amo rappresentare in primo piano un soggetto sfocato, collegato direttamente allo sfondo che lo circonda. Fotografando i dettagli di questo stand ho provato a rappresentare ogni elemento come se fosse il protagonista: i disegni e le collane presenti nello sfondo fungono come tale, ma l’oggetto che spicca è quello in primo piano. Ognuno può decidere qual è il protagonista secondo il suo pensiero: per me è tutto.

Io, amando il Giappone, ho apprezzato molto il festival: la cultura di questo paese mi ha sempre intrigata e l’ho sempre voluta conoscere, e grazie a questa esperienza ho potuto approfondire le poche conoscenze che avevo su di essa.

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Un commento

  1. Molto interessante, peccato io non sia riuscito ad essere all’evento, visto il mio amore per la cultura orientale. Grazie per il reportage!

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