For Ever…In Bloom
Giovedì 3 marzo. Ore tredici e trenta. Piazza Adriano. Uno scroscio di applausi accompagna la piantagione di un albero, un platano per essere precisi, e sovrasta il rumore delle macchine. Tutti sentivano il bisogno di avere un qualcosa di materiale per ricordare la professoressa, non essendo religiosa non potevamo contare su una lapide; potevamo, però, continuare a seguire il percorso che lei stava tracciando. Per questo è stato deciso di piantare un platano: forte, resistente e che cresce per anni in modo da lasciare la sua memoria e la sua eredità a chi verrà dopo, esattamente come lei ha fatto con noi.
La targa appesa all’albero
Alla base dell’albero dei fiori colorati come metafora della vita. Essi sono alla base dell’albero e il platano li protegge, facendo ombra e proteggendoli. Così come lei ha fatto con noi, ci ha presi tutti sotto la sua ala protettrice e ci ha insegnato a vivere.
La professoressa D’Altoè era un’anima luminosa, queste sono come stelle che brillano illuminando la strada. A volte lei te la indicava soltanto, a volte, se glielo si chiedeva, ti accompagnava per un pezzo. Solo dopo che è mancata mi sono accorta quanto lumiosa lei fosse. Passeremo il resto della nostra vita a cercare anime luminose come lei, nel frattempo spero che il ricordo delle sue parole rassicuranti, dei suoi gesti e di tutto ciò che ha fatto per noi possa aiutarci ad andare avanti.