G20: “People, Planet, Prosperity”

Cari colleghi, è un grande piacere accogliervi qui a Roma oggi per questo G20 e vedervi qui dopo le difficoltà degli ultimi anni.
di circa quattro quinti delle emissioni globali
sugli Stati più poveri. Nove dei dieci Stati più colpiti da eventi meteorologici estremi tra il 1999 e il 2018 non sono infatti economie avanzate. Questi Paesi hanno beneficiato meno di altri del nostro modello di sviluppo, ma ne sono le principali vittime
il G20 ha riaffermato l’impegno a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050
La ripresa sia ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi. I Parlamenti possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell’economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno.
La comunità internazionale, grazie all’accordo sulla tassazione minima globale, sosterrà le persone facendo in modo che le aziende contribuiscano pagando la loro quota.
Molti Paesi avrebbero inoltre manifestato sostegno all’iniziativa della presidenza italiana volta ad istituire una task force globale per la salute e le finanze, che favorisca in primo luogo una più stretta collaborazione tra questi due mondi. Fra gli altri, il primo ministro olandese Mark Rutte ha citato esplicitamente l’importanza di questa iniziativa.
È stato un G20 ricco di speranza per il futuro, promotore di una sana comunicazione con gli Stati partecipanti.