La Polonia e il diritto all’aborto negato
Il diritto all’aborto è stato uno dei diritti più discussi e più difficili da ottenere in tutti questi anni. La Polonia è uno dei Paesi dove è stato incredibilmente difficile ottenere una legge che lo legalizzasse, e quando questo è successo, è stato legalizzato solo in caso di grave malformazione del feto, di rischio di vita per il bambino o per la madre. All’inizio di ottobre questa legge è stata sostituita, e il diritto all’aborto è stato dichiarato completamente illegale, anche in caso di grave malformazione del feto o di pericolo di vita. Questa nuova legge ha scatenato la rabbia e l’indignazione di milioni di persone, donne e uomini, che protestano per le strade di tutta la Polonia ribadendo il diritto di scelta che deve spettare alle donne, accusando la violazione dei basilari diritti umani. Moltissime donne hanno affermato che questa legge è sbagliata dal principio, perchè scritta da uomini anziani e non da donne.
Sono tantissimi gli slogan apparsi e altrettanti sono i gridi di protesta lanciati dalle manifestanti:
“Questa legge obbliga tutte le donne, e tutte le altre donne incinta, a mettere al mondo bambini deformati o con gravi malattie. Immaginate portare dentro di sé, per nove mesi, una persona senza cervello o senza cranio con la consapevolezza che partorirlo porterà solo alla sua morte. Questo è il tipo di tortura che il governo Polacco ci sta imponendo”
“Il corpo è mio, e le decisioni le prendo io”
“Se non hai un utero, non hai voce in capitolo”
“Il Pis ci sta togliendo i nostri diritti civili. Siamo nel pieno di una pandemia, non è né il momento né il luogo per essere qui, ma dobbiamo. Quello che il governo ci sta facendo oggi non è solo togliere i diritti delle donne ma anche i diritti umani”
Di questi gridi di aiuto ce ne sono moltissimi altri; la Polonia ha la peggior legge sull’aborto in tutta Europa! Il premier polacco Mateusz Morawiecki, è intervenuto condannando i cortei e schierando l’esercito per rispondere a “atti di barbarie, vandalismo e aggressioni”. Le donne polacche non vorrebbero e non dovrebbero essere in piazza, ma i recenti avvenimenti non hanno lasciato loro altra scelta. In quanto donna, vorrei esprimere la mia opinione al riguardo.
Secondo il mio parere ogni persona, donna o uomo che sia, ha il diritto di scegliere cosa fare del proprio corpo. Riguardo all’aborto ci sarebbero infinite cose da dire, la prima di tutte è: sul mio corpo decido io, non lo Stato, non i miei genitori. Io. Le donne dovrebbero essere libere di scegliere cosa fare con il proprio corpo, indipendentemente dalla situazione o dal Paese.