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Quando la gente chiama, il Sermig risponde

Ernesto Olivero e L’Arsenale della Pace


Ernesto Olivero nasce a Mercato San Severino (SA) nel 1940. Ha una moglie. 3 figli e 7 nipoti. Lavora per tanto tempo nelle industrie locali del torinese. Nel 1964 lui, sua moglie Maria e un piccolo gruppo di amici  fondano Il Servizio Missionario Giovani (SERMIG). Vogliono abbattere la fame nel mondo e promuovere la solidarietà verso i più poveri. Nel corso degli anni ’80 all’interno del Sermig nasce La Fraternità della Speranza, che conta attualmente circa 100 volontari di ogni genere: monache, monaci, giovani, coppie sposate e famiglie, tutte accumunate da un unico ideale “aiutaci ad aiutare”.

Nel 1983, dopo 5 lunghi anni, finalmente ottengono dal Comune di Torino l’ex Arsenale militare di Piazza Borgo Dora, con la promessa di rimetterlo a nuovo, ma senza alcun tipo di aiuto da parte del Comune. Così inizia la trasformazione, con l’aiuto gratuito di migliaia di giovani, volontari, uomini e donne di buona volontà da ogni parte d’Italia. L’11 aprile 1984 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini inaugura l’Arsenale della Pace. Le capacità organizzative ed imprenditoriali di Ernesto permettono negli anni la ristrutturazione complessiva di un’area di 45.000 mq.
Nel posto dove sono state forgiate le armi per le guerre mondiali, adesso sorge un laboratorio di accoglienza, convivenza, dialogo e armonia, aperto 24 ore su 24. Qui trovano rifugio uomini e donne che cerano aiuto per cambiare vita.

Inoltre, è anche la base di partenza per la solidarietà mondiale. Nel 1996 Ernesto Olivero apre a São Paulo in Brasile l’Arsenale della Speranza, tra le mura di una struttura che da fine ‘800 sino agli anni ‘50 ha accolto milioni di migranti provenienti da tutto il mondo, moltissimi anche dall’Italia. Dal 2003 il Sermig è presente anche in Giordania a Madaba con l’Arsenale dell’Incontro per rispondere ai bisogni della popolazione. Accoglie bambini e giovani diversamente abili musulmani e cristiani, offrendo loro cure mediche, fisioterapia, inserimento scolastico, sostegno alle famiglie e favorisce la loro integrazione nel tessuto sociale, attraverso una rete di solidarietà e di volontariato.


Il Sermig vive grazie al contributo gratuito di migliaia di amici e volontari che condividono tempo, professionalità, denaro, beni materiali e spirituali. La “restituzione” di queste risorse a favore dei più sfortunati permette al Sermig di essere sostenuto al 93% dalla gente comune.
Il Sermig, fino ad oggi, conta 27.000.000 ore di volontariato, 16.700.000 notti di ospitalità, 3.000 pasti offerti al giorno, 3.680 progetti di sviluppo e 14.000.000 presenze a incontri di formazione e preghiera.

Il sostegno per l’Ucraina


Il Sermig promuove la solidarietà in ogni sua forma, per questo motivo non poteva non accogliere la struggente richiesta di aiuto che proviene dai cittadini ucraini.
Il Sermig raccoglie:
– CIBO A LUNGA CONSERVAZIONE: pasta, riso, orzo, polenta, zucchero, scatolame vario (legumi, tonno, carne in scatola, mais,…), salsa di pomodoro, merendine e biscotti, marmellata e cioccolata, cibo per la prima infanzia
MATERIALI SANITARI: bende 7-14; 5-10, garze, cotone idrofilo, cerotti, farmaci emostatici, disinfettanti, siringhe di diverse dimensioni, carrozzine, stampelle, deambulatori
– MATERIALE PER L’IGIENE DELLA PERSONA: saponette, guanti in lattice, detersivi per l’igiene della casa, pannolini per neonati
– MATERIALE VARIO: biancheria intima nuova (donna, uomo, bambini), coperte, passeggini

Ci sono tantissimi punti di raccolta, dove ognuno porta quello che può, senza pretese.
Se volete aiutare ad aiutare: https://www.sermig.org/insieme/sostieni-gli-arsenali/ucraina.html

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