LA LEGGENDA DEL BASTONCINO DI ZUCCHERO
I bastoncini di zucchero (Candy Cane) sono un simbolo iconico del Natale. Le loro strisce rosse e bianche adornano alberi e case durante le festività natalizie mentre il loro sapore di menta delizia le papille gustative.
Quindi, cari lettori e lettrici, approfondiamo l’argomento!
Secondo la leggenda è stato St. Peter a inventare i bastoncini di zucchero. La loro nascita è legata all’insofferenza provata dal direttore del coro (St. Peter) durante la celebrazione del Natale del 1670 nel Duomo di Colonia. Per rimediare al trambusto che i bambini facevano in chiesa durante le celebrazioni religiose, l’uomo chiese a un amico produttore di dolci canditi di aiutarlo. L’idea è stata semplice e geniale. Dei bastoncini di zucchero che i piccoli potessero mangiare durante la messa, così da essere impegnati e non disturbare durante la celebrazione. Però, i primi bastoncini di zucchero non erano a forma di bastoncino, erano bianchi, completamente lisci e aromatizzati solo con lo zucchero.
A seguito di questa scelta c’è stato un grande trambusto. Molti fedeli si sono lamentati affermando: “come può essere considerato cristiano, offrire dei dolci e non prestare attenzione alla parola del Signore? “Il direttore del coro perciò si inventò quindi una spiegazione: disse che la forma a bastone è stata fatta per ricordare ai più piccoli la visita dei pastori alla grotta dove è nato Gesù e che il colore bianco del Candy Cane rappresenta l’innocenza e la purezza della vita del Salvatore.
È solo una leggenda?
È vero che i bastoncini di zucchero hanno un’origine tedesca e che ci siano tanti significati legati a questi dolci, ma la storia della cattedrale di Colonia non ha mai avuto dei riscontri oggettivi. Non è certo il momento in cui i Candy Canes sono apparsi per la prima volta, ma è dimostrato che già nel XVI secolo erano diffusi in tutta Europa.
Come sono diventati famosi i bastoncini di zucchero?
Inizialmente non sono andati per niente bene e non hanno avuto grande successo: troppo semplici e pure bruttini. Nel 1847 un emigrato, August Imgard di origini tedesche-svedesi appese dei bastoncini di zucchero al proprio albero di Natale. Creò successivamente la cartolina tipica del Natale americano. L’idea piacque a tutti e si cominciò a decorare i propri alberi con i bastoncini da zucchero rendendoli uno dei dolci più venduti d’America. Circa 50 anni dopo apparvero i primi bastoncini di zucchero con strisce bianche e rosse. Alle caramelle vennero aggiunti anche nuovi aromi di menta piperita, rendendo il bastoncino di zucchero il dolce preferito di Natale.
Per diversi anni nessuno ha pensato di industrializzare il processo e quindi queste caramelle venivano fatte a mano. Dopo la I Guerra Mondiale, due pasticcieri di Chicago, i Bunte Brothers, depositarono i primi brevetti di macchine pensate per la produzione di bastoncini di zucchero. Famosa è divenuta la Famous Candy Company in Georgia dell’imprenditore Robert McCormack. La fabbrica cominciò con la lavorazione manuale che però portava una perdita del 20% del prodotto. In soccorso di McCormack arrivò Gregory Harding Keller, studente in seminario a Roma, che trovò una sorta di “aggeggino arrotatore” in grado di piegare lo zucchero senza romperlo.
Come vengono considerati oggi i bastoncini di zucchero?
Il bastoncino di zucchero, nell’epoca contemporanea, viene associato alla nascita di Cristo. Infatti molte persone credono che la forma e i colori del Candy Cane abbiano un significato religioso. C’è chi ritiene che questo dolcetto possa essere un codice segreto tra i cristiani perseguitati in Germania o in Inghilterra nel 17° secolo, quindi un linguaggio segreto tra i fedeli cristiani. Alcuni ipotizzano che le tre strisce sottilissime rappresentino la Santissima Trinità, un sacrificio di Gesù; Altre ipotesi sostengono che la forma a ”j” del bastoncino di zucchero rappresenti il nome di Gesù e che la solida struttura o durezza del bastoncino di zucchero simbolizzi le fondamenta di roccia della Chiesa. Infine il sapore della menta piperita deriva da un’erba chiamata issopo che nell’Antico Testamento simboleggia la purezza di Gesù e il sacrificio da lui compiuto.