Scacco matto
Il 23 ottobre 2020 compariva su Netflix “The Queen’s Gambit”, (ovvero lo sgambetto della regina, mossa scacchistica di apertura), la serie basata sull’omonimo libro di Walter Travis, “La regina degli scacchi”. Seppur uscita da poco tempo, ha spopolato tra i giovani e gli amanti degli scacchi per la sua attendibilità al libro e al gioco. Vediamo quindi qualche segreto legato a questo piccolo capolavoro che ci incuriosisce così tanto e perché.
Gli scacchi. Gioco dalle origini molto antiche, nasce in India, per poi trovare più seguaci in Persia. Quest’ultimo passaggio ha coniato l’espressione “scacco matto”, che deriverebbe da un’antica parola in persiano, letteralmente, re sconfitto. In Italia, fu presumibilmente importato dagli arabi, così come per buona parte dell’Europa.
Quest’affascinante gioco è stato citato da Dante nella Divina Commedia e si dice che egli ne fosse un vero appassionato. Per un certo periodo, la Chiesa vietò di giocare a scacchi, così come alcuni regnanti, ma questo non scoraggiò particolarmente gli appassionati. Esso divenne ben presto molto praticato dai sovrani delle maggiori corti europee, poiché gli si attribuiva un valore altamente simbolico. Le regole nel corso della Storia cambiarono spesso, così come le immagini rappresentative dei vari pezzi.
Nel XIX secolo, si disputarono i primi tornei ufficiali, più precisamente nel 1886. Nel 1924, a Parigi, nacque il Fide (di seguito il link, https://www.fide.com/) ovvero la Federazione Internazionale Degli Scacchi. Essa organizza tutt’ora campionati ed Olimpiadi degli scacchi.
Questo gioco, oltre che essere un piacevole passatempo è anche un buon modo per allenare la logica e seguire un pensiero alternativo, al quale occorre molta concentrazione. Il 20 luglio 1966, venne istituita la Giornata Internazionale degli scacchi, per commemorare la fondazione dell’ente scacchistica.
La serie in realtà doveva essere un film, diretto dal deceduto Heath Ledger (conosciuto per il suo ruolo di debutto nel film 10 cose che odio di te e nel Cavaliere oscuro, nel quale recitava la parte di Joker), ma proprio a causa della sua morte prematura non si poterono iniziare le riprese.
Un’altra curiosità riguarda le partite giocate: non è finzione cinematografica, ma pura realtà. Gli attori infatti, imparavano a memoria le mosse e le espressioni facciali che avrebbero dovuto fare giocando, rendendo così al telespettatore una sensazione di puro realismo, a mio parere, ottimamente riuscito. Le giocate che facevano, erano inoltre state tutte studiate minuziosamente una per una, così che ognuna di esse, risultasse veramente fattibile sul piano di gioco, persino quelle immaginate dalla protagonista. Questo perché erano state pensate da Bruce Pandolfini, esperto americano, e dall’ex campione di scacchi sovietico Garri Kasparov. Non solo la cura per le partite, ma anche quella implicata nei costumi e nella scenografia lo rendono una serie imperdibile per calarsi nel periodo d’oro degli scacchi.
Infine, qualche notizia sul cast. Anya Josephine Marie Taylor-Joy, attrice principale che interpreta Beth Harmon, ha dichiarato che ha accettato a scatola chiusa il ruolo, poiché grande fan del libro. Thomas Brodie-Sangster, che interpreta Benny Watts, ha recitato anche per la serie televisiva Trono di Spade. È inoltre presente Harry Melling, storico interprete del cugino “babbano” nella serie di Harry Potter. Non mancheranno le allusioni al piccolo maghetto, libro preferito di Anya.
Termino infine, narrandovi grosso modo la trama di questa fantastica serie, per non rischiare di farvi qualche sgradito spoiler. Elizabeth Harmon, in seguito ad un incidente d’auto nel quale perderà i suoi genitori, verrà condotta in un orfanotrofio. Una volta lì scoprirà la sua passione per gli scacchi, grazie al custode, il signor Shaibel. Purtroppo svilupperà una dipendenza ai tranquillanti che le vengono somministrati, per ammansire sia lei che le altre bambine presenti. Farà amicizia con Jolene, una ragazza di colore che, a differenza sua, non verrà adottata. Beth, avrà così una nova famiglia e riscoprirà il piacere del gioco degli scacchi, negatole per alcune vicissitudini, conoscendo Harry Beltik, con il quale stringerà una forte amicizia. Poco dopo il loro incontro si imbatterà anche in Benny Watts, avversario che deve affrontare e battere. Oltre a collezionare successi, continua a mantenere uno stato di vita distruttiva, ubriacandosi e facendo uso di calmanti, così il ragazzo tenterà di aiutarla. Beth, però, poco prima di partire per la Russia e disputare una partita molto importante, avrà un incontro che avrà conseguenze inaspettate…