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IL CARNEVALE DI BORGOSESIA

Borgosesia è una tranquilla cittadina piemontese nella provincia di Vercelli.

Ha  un passato ricco di tante tradizioni, e la  tradizione  più nota è quella del carnevale. Quella di Borgosesia è una tradizione che, come ogni anno, è pronta a offrire tanto divertimento con coloratissimi carri, maschere bizzarre e tanti coriandoli. Anche stavolta i carri sfileranno per aggiudicarsi l’ambito premio consistente in uno stendardo fatto a mano.

Il primo corso mascherato si è tenuto domenica 9 febbraio e ci ha svelato i temi delle “opere” di quest’anno, come la parata ispirata alla determinazione di Greta Thumberg, in cui un gruppo di ragazze  hanno eseguito una coreografia vestite con cappellini di lana, trecce e impermeabili gialli.

Dietro di loro seguivano dei carri sbalorditivi, come quello con King Kong, dalla grossa testa di carta pesta, e altri carri più significativi, come quello con tre iene che emulano “il branco” nelle vicende di bullismo e quello intitolato “favole di plastica” che ha voluto raffigurare l’idea dell’emergenza globale, in cui il carro rappresenta il mondo come qualcosa di stupendo, ma che rischia di essere rovinato dall’attività umana.

“Il carnevale è una cosa seria” hanno affermato i responsabili delle sfilate di Borgosesia dopo aver visto il totale dei costi spesi in costumi, coriandoli e cartapesta.

Dopo il successo della parata del 9 le prossime sfilate si terranno domenica 16 e 23 febbraio, mente sabato 22 è previsto “Il galà del sabato grasso” in cui tutti i cittadini di Borgosesia, vestiti a tema “bianco e nero”, resteranno in piedi per un veglione accompagnati da musica dal vivo, rinfreschi, tanta animazione e attività per bambini, tra cui il tradizionale “ballo dei bambini”.

Mente giovani e bambini sono in giro per le strade del paese a godersi i festeggiamenti, c’è chi invece rimane in casa per godersi a pieno la tradizione: infatti, durante il periodo carnevalesco, a Borgosesia vengono gustati numerosi piatti tipici, tra cui “la lingua con il bagnetto”,  ovvero la lingua del vitello bollita in un brodino vegetale e servita con una salsa molto particolare, il “bagnet verd”. Questa salsa è a base di prezzemolo e acciughe sotto sale e viene spesso utilizzata come accompagnamento ai tomini. La ricetta originale è nata nel XIX secolo alla corte di re Carlo Alberto per insaporire la carne,  ma ora quest’invenzione è parte di un importante piatto della tradizione, non solo di Borgosesia, ma di tutto il Piemonte. La pietanza non è però accompagnata  solo dal tradizionale “bagnet verd”, ma esiste anche una nota versione in cui la lingua è abbinata dal “bagnet ross”, una salsa a base di pomodoro e peperoni che è anche tipicamente servita fredda per accompagnare polpettoni o carne alla griglia.

 

 

 

 

 

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