Il femminismo
Femminismo: movimento internazionale che rivendica l’uguaglianza politica, giuridica e sociale della donnna rispetto all’uomo.
Tutto iniziò in Francia nel 1971 con una delle prime sostenitrici dell’emancipazione femminile Olympe De Gouges, che con il libro “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” mise in risalto il ruolo negativo delle donne di quel periodo storico. E dopo la pubblicazione di questo scritto fu denunciata e messa sulla ghigliottina nel 1973.
E in quegli anni, la filosofa britannica Mary Wollstonecraft, in un suo volume: “È ora di effettuare una rivoluzione nei modi di vivere delle donne, è ora di restituirle la dignità perduta”.
Così si susseguirono altri movimenti femministi per la rivendicazione dei propri diritti, facendo gradi progressi, ed è grazie a queste donne se oggi godiamo di una vita più libera e autonoma rispetto alla loro, ma non sono convinta però che al giorno d’oggi il sessismo sia del tutto scomparso.
La discriminazione delle donne esiste a causa dell’ignoranza, infatti nei paesi meno sviluppati, dove le istituzioni scolastiche sono quasi inesistenti e la percentuali degli analfabeti è molto alta, le donne non hanno diritti né dignità ma solo doveri. Ma anche nei paesi industrializzati purtroppo le donne subiscono ancora ingiustizie e sono anche viste da molti uomini come oggetti sessuali.
Anche se sono a favore del femminismo e dell’emancipazione, sono molto contraria al femminismo estremo, poiché molte donne pensano che sia giusto odiare il genere maschile e di non tollerare certe religioni definendole “oppressive”. E a mio parere non c’è bisogno di odiare gli uomini, perché è già presente ostilità a sufficienza: tra neri e bianchi, cristiani e non cristiani, destra e sinistra.
Ma non dimentichiamoci che ci sono uomini che hanno sostenuto e sostengono ancora l’emancipazione femminile, i così detti “male feminists”, come Barack obama, Mark Ruffalo, il Dalai Lama, il principe Harry e molti altri ancora.