Le infiltrazioni mafiose nel mondo calcistico
Il calcio è lo sport più amato dagli italiani, ed è tra tutti quello grazie al quale le mafie ricevono maggior interesse per ottenere consenso sociale e riscuotono maggior denaro.
Infatti le cose non sono sempre come appaiono: dietro a questo mondo è presente una grande economia, la cui maggior parte è tra le disoneste mani di diverse associazioni mafiose. Per esempio, a Torino la ‘ndrangheta si è inserita come intermediaria e garante nell’ambito del fenomeno del bagarinaggio gestito dagli ultras della Juventus, arrivando a controllarne i gruppi. Il legame tra mafiosi e capi ultras si basa infatti sull’uso della violenza, delle minacce e delle intimidazioni per controllare luoghi e per crearsi un business proprio.
Il risultato della partita, inoltre, viene spesso alterato dai rapporti tra mafia e giocatori per ottenere guadagni illeciti attraverso il sistema delle scommesse. L’opportunità di avere libero accesso agli ambienti societari e la frequentazione di un calciatore importante della squadra locale per un soggetto mafioso è, oltre a un’ottima possibilità di guadagno, motivo di rafforzamento della propria immagine e del proprio prestigio personale.
Ad oggi i clan mafiosi controllano il calcio scommesse, condizionano le partite, usano il calcio per creare legami con la politica e le sponsorizzazioni, da cui avviene il riciclaggio di soldi. Dal nord al sud possiamo contare più di 30 clan direttamente coinvolti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose ed i casi di corruzione nel mondo del calcio.
In Italia i club calcistici si sono trasformati in società per azioni con potenziali scopi di guadagno. Ciò ha incrementato l’atteggiamento speculativo rivolto al mercato, portato dall’ingresso in Borsa dai capi dei clan.
Come molti di voi già sapranno, sono la ‘ndrangheta, la camorra, cosa nostra e la sacra corona unita ad essere attive nel corrompere ogni istituzione.
I motivi per la quale le mafie sono interessate al calcio sono dunque svariati, come il riciclaggio di denaro sporco, la coltivazione del consenso sociale, così come il controllo dello spaccio della droga nelle curve e nelle squadre e l’acquisizione di pubblicità mediatica. Il consenso sociale può diventare anche consenso elettorale, dove controllando una fetta della popolazione si potranno condizionare, per esempio, molte cariche pubbliche. Possiamo quindi concludere che il mondo del calcio e dello sport in generale è un ottimo universo per gli affari malavitosi, perché le sue dinamiche garantiscono spesso ricchezza, omertà e impunità.