Non si scherza con gli individualisti.
Questo piccolo angolo di è dedicato a quegli studenti come me. Quegli studenti che, quando vengono assegnati i lavori di gruppo, vorrebbero sotterrarsi. Letteralmente. L’istinto dice loro di prendere una pala, scavare una fossa e buttarcisi dentro. I lavori di gruppo, per noi poveri individualisti, è come una maledizione cruciatus evocata da qualcuno di molto potente, se capite cosa intendo. Perchè fare un compito a gruppi, che sia una ricerca o soltanto una rappresentazione in PowerPoint, quando lo potresti benissimo fare da solo? Perchè ricevere un 7 quando avresti potuto meritarti 8, se solo non avessi lavorato con un compagno meno bravo di te? La risposta, cari amici, è una sola: dobbiamo imparare a collaborare. Perchè la scuola è, come ama dire mia nonna, una palestra di vita. Dobbiamo imparare tutto ciò che ci potrà servire in futuro.
Non voglio sembrare ignorante, o addirittura arrogante, ma io sinceramente non ho bisogno di saper collaborare. Certo, non metto in dubbio che i lavori di gruppo siano utili, dobbiamo pur imparare a lavorare in squadra, ma ne basta uno all’anno. Massimo due. Invece sembra che la gente si diverta, a metterti in coppia con compagni con cui non hai mai parlato o con persone a cui proprio non vai a genio. Per come la vedo io, una rappresentazione orale non ci farà diventare amici per la pelle, anzi, conoscendo il mio caratteraccio peggiorerà soltanto le cose. Per non parlare di quando ci si deve incontrare fuori da scuola, per raccogliere le informazioni e scrivere un testo che abbia un senso compiuto. Un disastro. C’è sempre quello che non può mai, che ha ventisette allenamenti, cinque partite e tre corsi extra scolastici, manco avesse la giratempo per essere in più posti contemporaneamente. C’è poi quella che ci dona della sua presenza ma rimarrà a fissare il vuoto per tutto il tempo, che non farà nulla e alla fine prenderà il tuo stesso voto. Insomma, dopo tanti giri di parole il compito lo fai davvero da solo.
Dopo tutti questi anni di scuola, ho capito una cosa: i lavori di gruppo esisteranno sempre, e un giorno o l’altro, un professore ve ne assegnerà uno. Ecco. Pregate che sia l’ultimo.