Egloghe
Egloghe. Ecloghe. Che parole strane puoi pensare. Parole che non hanno un significato per te. Forse puoi persino dire che sembrino parolacce, ma ti assicuro che non lo sono.
Le egloghe o ecloghe sono dei componimenti poetici di argomento pastorale. Scritte da Virgilio, autore delle Bucoliche: il raccoglimento di egloghe scritte tra il 42 e il 39 a.C., è la prima opera dell’autore.
All’interno vi sono 10 brevi componimenti in esametri, disposti secondo un criterio estetico e non cronologico.Il termine bucolica, derivato dal greco, fa riferimento agli idilli pastorali di Teocrito.
I luoghi descritti nelle ecloghe sono l’Arcadia, regione montuosa del Peloponneso e Patria di Pan da sempre utilizzata come sfondo per i componimenti bucolici come paesaggio simbolico dell’amore e della pace. E la Pianura Padana, luogo d’origine di Virgilio.
Entrambi i paesaggi sono descritti secondo i tratti del locus amenus: il ruscello, il bosco, la brezza leggera, …
Ogni ecloga racconta un episodio, con i suoi personaggi e le sue vicende. Può presentare una struttura dialogica (mimica) o narrativa. Nel primo caso i dialoghi vengono riportati direttamente, mentre nel secondo vi sono dei monologhi.
Il tema trattato principalmente in questi componimenti è la natura, la campagna vista come luogo di pace. Un altro è l’amore, che viene visto come una forza distruttiva e negativa per l’uomo.
Ecco cosa sono le ecloghe, e la IV A durante il suo percorso di studi le ha incontrate e studiate. L’insegnante ha proposto poi agli studenti di scrivere un’egloga di loro pugno, inserendo loro stessi come personaggi oppure no. Gli allievi con la penna in mano e idee in testa si sono messi alla prova, estrapolando e buttando giù insieme a sogni ed esperienze personali le loro idee. Mescolando le lettere e riordinandole per formare parole, che poi avrebbero creato frasi ed esse infine la poesia.
Alla fine del progetto, la classe si era ritrovata con 26 poesie, poesie che raccontavano di persone, sentimenti e vita. In seguito al gran successo suscitato da questi componimenti nei professori e nel preside stesso, si è proposto di pubblicarle sul sito della scuola grazie al benestare di quest’ultimo. Ed ecco come siamo qui oggi, a parlare di un tempo lontano ma vicino al nostro sotto tanti aspetti.
Per questo motivo io vi consiglio di almeno provare a leggere queste parole. Non devono per forza piacervi o suscitare qualcosa, ma almeno avrete passato un po’ di tempo.
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