La moda del terrore
Nella giornata del 18 aprile un gruppo di militanti dell’ Isis ha attaccato un posto di blocco sulla strada per il monastero di Santa Caterina, ai piedi del monte Sinai, in Egitto.
Certo l’ accanimento di quest’ ultimi da qualche tempo a questa parte è davvero estenuante: il loro estremismo religioso misto ad una buona dose d’ ignoranza sta calpestando ogni pensiero che si dimostra diverso dal loro, ma soprattutto annientano l’ essere umano, non rispettandolo come tale.
E’ come se volessero distruggere più che tramandare il loro stesso credo, demolendo qualsiasi opera, arte e monumento.
Allora qual è il motivo di tanta distruzione?
La natura umana accontenta da secoli questo modus operandi, cancellare la storia ed educare all’ ignoranza hanno teso i fili di noi marionette per secoli. Ora i media, i giornali e la disinformazione hanno dato vita ad uno scoop che pone le sue radici nel terrorismo: essi gli hanno dato l’ importanza che necessitava per estendere il suo terrore a macchia d’ olio. Perchè per una volta non si può parlare di pace? Trasmettere amore in TV e fare dell’ amore stesso una moda? Deve essere per forza di moda la morte?
Vorrei proporre una ricetta per guarire da quest’ odio: non incuriositevi del male, abituatevi al bene.Che ci possano aiutare per una volta i social network? In contatto costante col mondo, spargiamo noi, popolo, messaggi di pace, accettazione, serenità e ilarità, vergognamoci della guerra non dell’ amore!