Darwinismo sociale
Il darwinismo sociale è una corrente di pensiero la quale sostiene che le teorie di Charles Darwin, applicate esclusivamente in natura possano essere applicate anche nella società. Darwin studiò l’evoluzione secondo la selezione naturale, la lotta per la vita che determina gli individui più adatti alla sopravvivenza. Nei suoi scritti nomina il concetto di razza ma non utilizzato in maniera dispregiativa.
Anni dopo, molti utilizzarono le sue teorie per giustificare l’odio razziale. Affermavano che come in natura esistono individui più forti di altri, anche nella società ci sono diseguaglianze. In natura animali più potenti regnano e predominano sui più deboli, questo concetto si può applicare anche ai rapporti tra umani, sfruttando le differenze etniche o razziali.
Inutile dire che queste credenze sono sbagliate e fortemente discriminatorie. Ma nel passato, ai potenti, ciò non importava. Volevano semplicemente una scusa per sottomettere i popoli che ritenevano inferiori e trarne vantaggio.
Ci sono numerosi studiosi, filosofi, sociologi ed economisti che sostenevano il darwinismo sociale. Ad esempio l’inglese Edward Tyson etichetta i neri come “l’anello mancante” tra la scimmia antropomorfa e l’uomo; Arthur De Gobineau, teorico francese afferma che la purezza della razza determina la capacità di sopravvivenza e di dominio sulle popolazioni inferiori; Il filosofo illuminista David Hume afferma che “ non è mai esistita una nazione civilizzata che non fosse bianca: sono portato a sospettare che i neri, e in generale tutte le altre specie umane, siano per natura inferiori ai bianchi”.
Vi ricorda qualcosa? Questa forma di pensiero, questo razzismo, si può ritrovare anche nelle ideologie del nazismo. I nazisti ritenevano che la loro “razza”, quella ariana, fosse superiore a quella ebrea. Sinceramente mi domando come un uomo possa sostenere tali assurdità. Un uomo che pensa ciò non è solo colmo di cattiveria ma è proprio senza cuore e rispetto delle diversità. Come si può veramente pensare che esistano popoli, “razze” superiori ad altre?