Avengers Forever
Una serie che analizza un gruppo di Avengers insolito e i villain, con una trama multiversale a tratti What…If? a tratti Loki.
Uno dei fondamentali amici degli Avengers, Rick Jones, è in pessime condizioni di salute; queste si aggravano con l’arrivo di Immortus, il signore del Limbo e versione futura di Kang il conquistatore (storico nemico degli Avengers), che lo vuole uccidere. Ma l’aiuto dai meno probabili alleati, tra cui il Kang principale, porterà Rick a chiamare a soccorso sette versioni temporali alternative di Vendicatori differenti che insieme faranno una missione per il salvataggio del cosmo.
Serie del 1998 della Marvel Comics in 12 episodi, ristampata a novembre nell’edizione cartonata Marvel Must-Have a 20 euro, Avengers Forever è una run a fumetti molto lunga che si caratterizza per i suoi approfonditi personaggi e i rapporti tra di loro e non tanto per il multiverso come atmosfera e ambientazione. Infatti l’autore Kurt Busiek (Marvels, Astro City, Avengers: The Kang Dinasty) ci mostra in modo profondo i Vendicatori protagonisti: un Capitan America deluso dalle istituzioni statunitensi che deve ritrovare stima di sé e speranza, un Occhio di Falco burlone e sempre pronto a mettersi in gioco, due Hank Pym di cui uno in cerca di redenzione (Giant-Man) mentre l’altro nel suo periodo schizofrenico e spericolato (Calabrone), una Wasp matriarcale , un Capitan Marvel tenebroso che viene dal futuro e la ex criminale Songbird, anch’ella proveniente dal futuro e in corso di redenzione.
Anche i personaggi secondari, tra cui la figura di Kang, sono resi interessanti da Busiek. Penso che questo fumetto sia tra i migliori per capire il personaggio di Kang, per l’ottima descrizione della sua storia e delle sue ideologie. Soprattutto dal momento che comparirà a breve in un film cruciale dell’MCU.
L’ artista internazionale Carlos Pacheco (La vita di Capitan Marvel, Fantastic Four, Age of Ultron), è all’altezza del modello di disegno di fine secolo, ci mostra uno stile dettagliato tipico del periodo, ma con grandi e raffinate tavole, distinguendosi dal disegno fumettistico tanghero dell’epoca.
La spiegazione eccessivamente complessa del funzionamento della linea temporale influenza rende la lettura un po’ faticosa: un unico difetto ma di una certa importanza, visto che influenza tutta la trama.
Voto:8.28/10
( Scrivo questo articolo per dedicare un ricordo a Carlos Pacheco, che ci ha lasciati a 61 anni. Un maestro in disegno e fumetto, che riusciva sempre ad adattare il suo stile al tempo storico e che è stato ospite in Italia nel 2015 a Cartoomics. Arrivederci Carlos, riposa in pace. Te lo sei meritato).
Carlos Pacheco (1961-2022)