Intervista ai candidati della rappresentanza d’istituto
In vista dell’elezione dei rappresentanti di istituto, abbiamo deciso di fare una piccola intervista ai singoli candidati in modo tale da capire i loro obbiettivi e le loro motivazioni.
La prima intervista va al candidato Tommaso Piras.
D: Cosa ti ha spinto a candidarti? Quali sono le tue motivazioni per questa candidatura? E perché ti senti adeguato per questo ruolo?
Tommaso: La mia motivazione per candidarmi è anche un’ambizione personale e per aiutare la scuola a migliorarsi. Dovevo già candidarmi due anni fa con i precedenti rappresentanti di istituto, ma non mi sentivo ancora pronto per assumere un ruolo così importante a causa della mia timidezza. Comunque credo di essere in grado a ricoprire questo ruolo grazie ai miei due anni di carica come rappresentante di classe e quindi penso di avere una buona capacità organizzativa e gestionale.
D: Quali sono i tuoi obiettivi?
Tommaso: L’obiettivo è di lasciare qualcosa alla scuola, lasciare un mio segno di passaggio. Mi interessa molto trattare l’argomento dell’acquisto dei libri usati e non, come mercatino dei libri, facendo una cernita dei libri più adottati dalla scuola, acquistando un certo numero di libri, darli in uso e successivamente i ragazzi devono restituirlo. Ovviamente questa è una fase embrionale, un’idea ancora da sviluppare ma sicuramente fattibile. Ho pensato di riproporre la “Tibercard” indicata già in precedenza dai vecchi rappresentanti ma di svilupparla in modo più fattibile.
D: Come svolgerai il tuo mandato in questo contesto di Covid-19?
Tommaso: Successivamente uscirà un video dal sito della scuola spiegando i diversi punti da noi sviluppati da migliorare e si creerà una mail, un contatto diretto tra i rappresentanti e gli studenti per scambiarsi informazioni, dubbi, miglioramenti, critiche costruttive e nuove proposte in modo efficace e veloce.
D: Come ti rivolgi verso i primini ? Cosa vuoi lasciare a loro e alla scuola?
Tommaso: Sicuramente una scuola più unita, creando un interesse per ciò che ci circonda sia vicino a noi che nel mondo. Ma anche creare nel Berti un interesse politico.
Intervista alla candidata Eleonora Rossi.
D: Cosa ti ha spinto a candidarti? Quali sono le tue motivazioni per questa candidatura? E perché ti senti adeguato per questo ruolo?
Eleonora: Questo è un anno particolare in cui sono nate esigenze diverse, è un anno perfetto perché sono in quarta e sento di essere maturata, a differenza dell’anno passato.
Mi piace aiutare gli altri, trovare un dialogo con le persone, trovare una maggiore agevolazione, non mi piace lasciare nessuno da solo perché già in primis non mi piace farlo con gli altri o non mi piace che gli altri lo facciano a me. Inoltre sono una persona diretta, mi piace mettere in campo le mie capacità. Rimango calma anche in situazioni stressanti e esprimo il mio pensiero in modo pacato ed educato.
D: Quali sono i tuoi obiettivi?
Eleonora: Vorrei che i ragazzi e le ragazze esprimessero il loro pensiero e il loro punto di vista con tranquillità e sicurezza, liberi di parlare e di aprirsi senza paura, ed è questo è il mio principale obiettivo, passando questo anno di stress nel migliore dei modi.
D: Come ti rivolgi verso i primini e i secondini? Cosa vuoi lasciare a loro e alla scuola?
Eleonora: Spero che ora i primini vedano me e gli altri rappresentati in modo diverso da come vedevo io i miei, quando i primini sfruttavano di più i rappresentanti per problematiche non coerenti al loro impegno con la scuola. L’obiettivo è quello di sentirci più vicini tra di noi nella scuola e arrivare a creare un bel ricordo.
Intervista al candidato Alberto Santini.
D: Cosa ti ha spinto a candidarti? Quali sono le tue motivazioni per questa candidatura? E perché ti senti adeguato in questo ruolo?
Alberto: L’idea di candidarmi mi è venuta quest’estate e mi sono subito messo in azione, iniziando a buttare giù qualche idea già da luglio assieme alla mia amica Eleonora Rossa, l’altra candidata come rappresentante. Poi c’è stato il rientro a settembre e ho avuto il piacere di avere con me ed Eleonora altri due ragazzi per questo ruolo interessante ed importante. Sono disposto a prendermi questo impegno con massima serietà e disponibilità.
D: Quali sono i tuoi obiettivi?
Alberto: Il mio primo obiettivo è l’intermediazione, cioè cercare di avere un dialogo pacato tra noi ragazzi e i professori, portando ai professori le eventuali richieste degli studenti. Vorrei avere a che fare con delle proposte serie, con un dialogo costante e tranquillo per eliminare le problematiche.
Più avanti ci saranno le elezioni, ma dal 7 dicembre al 20 dicembre ci sarà la vendita delle felpe sul sito di un brand “Stoned”. Inoltre per ogni acquisto verrà dato un buono di 10 euro da utilizzare sul sito del brand, dal quale si venderanno le felpe d’istituto. A me interessa organizzare e portare avanti questa collaborazione con il brand anche in futuro. Secondo il mio punto vista la qualità dei loro prodotti è ottima, ma per questo i prezzi saranno superiori rispetto all’anno scorso.
In merito alle giornate dello studente saranno diverse dall’anno scorso, più didattici ovviamente e stiamo pensando come organizzare questi giorni in modo da diminuire lo spostamento e il contatto tra i ragazzi nel caso in cui un domani si ritornasse a scuola.
D: Come svolgerai il tuo mandato in questo contesto di covid?
Alberto: Questa situazione è nuova, non so bene a cosa si andrà incontro successivamente ma la lista ha vari obiettivi, è molto unita e penso che potremo far fronte a qualsiasi difficoltà.
D: Come ti rivolgi verso i primini e i secondini? Cosa vuoi lasciare a loro e alla scuola?
Alberto: Il video e la riunione saranno delle opportunità per far capire i concetti basilari ai ragazzi del biennio per evitare di non votare a caso e per far in modo di avere un pensiero chiaro. Inoltre vorrei far capire ai ragazzi che siamo delle persone affidabili, e anche se per ora siamo a casa cercherò di essere sempre presente.
Intervista alla candidata Erika Borghese.
D: Cosa ti ha spinto a candidarti? Quali sono le tue motivazioni per questa candidatura? E perché ti senti adeguata in questo ruolo?
Erika: Sono diversi anni che sto pensando di candidarmi ma non ho mai trovato la motivazione giusta. Invece ora conosco più persone che vogliono intraprendere questo percorso insieme a me. Di carattere sono una persona molto decisa e organizzata e amo provare a realizzare qualsiasi cosa che mi interessa, anche se può rappresentare una sfida. Da quando siamo in questa situazione mi sono sentita in dovere di fare qualcosa per me e per gli altri.
D: Quali sono i tuoi obiettivi?
Erika: I miei obbiettivi sono vari, ma principalmente vorrei creare una connessione con gli studenti e risolvere i problemi presenti. La mia idea è quella di cancellare l’idea che gli studenti hanno sui rappresentanti, ovvero che non servono a granché, perché invece non è così. Vorrei rappresentare al massimo i bisogni e le esigenze degli studenti.
D: Come svolgerai il tuo mandato in questo contesto di covid?
Erika: Certamente essere a casa complica in qualsiasi aspetto tutto il lavoro che vorrei fare. Invece sulla giornata dello studente e per quanto riguarda i laboratori, vorrei gestirli diversamente dagli altri anni, rendendoli utili e funzionali.
D: Come ti rivolgi verso i primini e i secondini? Cosa vuoi lasciare a loro e alla scuola?
Erika: Secondo me bisogna tutelare i primini, perché il primo anno è un passaggio molto importante per la crescita degli studenti. Vorrei che capissero che anche se siamo a casa, la DAD non è una giostra su cui ci si diverte, ma anzi è tutto il contrario. Vorrei che potessero svuluppare dei metodi di studio funzionali e creare dei rapporti con i compagni appena conosciuti.
Scritto da:
Eleonora Andreone
Lucrezia Biancifiori