L’eco-ansia

Siamo sempre stati abituati a percepire tutto ciò che è preceduto dal prefisso “eco” come positivo in quanto collegato alla sostenibilità e all’ecologia, beh ecco questa è un’eccezione.

L’eco-ansia viene definita dall’enciclopedia Treccani come “paura, inquietudine e  senso di colpa suscitati dal pensiero del cambiamento climatico e di altre criticità ambientali” la quale ci può trattenere dal fare determinate cose o che ci porta a immaginare scenari catastrofici.

Si parla spesso delle persone che non fanno abbastanza, che non attribuiscono il giusto peso alla tematica o che non ne comprendono la reale entità e le sue conseguenze sulle nostre vite nel presente ma anche e soprattutto nel futuro; ci sono persone però che se ne rendono conto eccome e magari fanno sì che ciò influenzi le loro scelte. Un esempio potrebbe essere la scelta di avere figli: molte persone, infatti, all’idea di far nascere una persona che dovrà poi vivere nel mondo di domani, un mondo con una temperatura media in continuo aumento, in cui siccità e inondazioni solo all’ordine del giorno e a causa delle quali avverranno enormi migrazioni di tutte quelle popolazioni i cui territori saranno ormai diventati inabitabili, pensano che sia meglio non averne.

Per quanto questo ragionamento possa essere condiviso e magari addirittura ritenuto la scelta più etica, ciò che può effettivamente fare al differenza non é rinunciare a cose che in realtà desidereremmo, ma cercare di fare del nostro meglio per migliorare la situazione facendo scelte il più consapevoli e sostenibili possibile.

L’eco-ansia però, per quanto possa derivare da preoccupazioni fondate, porta spesso a conseguenze negative, quali ad esempio un senso di impotenza nei confronti del problema climatico, una preoccupazione e panico esagerati per piccole scelte quotidiane o scontri in famiglia o in amicizia a causa di pensieri diversi riguardo l’argomento e tutto ciò non può che essere controproducente.

Perciò, se il tema del cambiamento climatico ci sta a cuore, cosa totalmente corretta e comprensibile in quanto ne dipende il nostro futuro, è importante cercare di trasformare questa preoccupazione in una motivazione che ci spinga a fare del nostro meglio per garantire un futuro alla nostra e alle prossime generazioni.

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