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Trans Freedom March

Il 17 novembre 2018 si è tenuta a Torino la “Trans Freedom March”, una marcia cominciata alle 16.30 e partita da Piazza Vittorio Veneto (che ha visto partecipi la sindaca di Torino, Chiara Appendino e l’assessora alle pari opportunità, Monica Cerutti) in onore delle persone decedute a causa della transfobia.

 

La manifestazione è ormai diventata un rito annuale per la città di Torino, la quale ha preso d’ispirazione la prima avvenuta a livello mondiale a San Francisco nelle 1999. Alla marcia ha partecipato tutta la comunità LGBT   che ha voluto far sentire la propria voce, denunciando ogni atto transfobico. Questo concetto  è sempre esistito nel mondo, me è stato accentuato nella seconda metà dell’Ottocento, quando la stampa diffuse la notizia del primo cambiamento di sesso avvenuto nella storia e che vide come protagonista la famosa Lili Elbe. La transfobia è un’avversione nei confronti delle persone transgender, che viene espressa con gesti e parole ma può aggravarsi e manifestarsi anche fisicamente. Questi aggressori, infatti, facendo ricorso alla violenza fisica e verbale, hanno portato all’uccisione e al suicidio di centinaia d’innocenti.

Durante la manifestazione sono state espresse più e più volte le seguenti volontà: continuare con la tradizione annuale della marcia e continuare a battersi per i diritti delle persone con diversi orientamenti sessuali, liberi di esprimersi per ciò che sono veramente, senza il bisogno di indossare una maschera che non gli appartiene!

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