Zerocalcare, No sleep till Shengal

Zerocalcare viene contattato per documentare cosa sta succedendo al popolo degli Yazidi, stanziato in un’enclave irachena e spesso attaccato da Turchia, Iraq e ISIS. Lui crede che sia urgente ritornare in quell’area, perchè nessuno sa che gli Yazidi rischiano la loro sopravvivenza storica. Questo popolo sta cercando di costruire uno stato di tipo nuovo e aspira a creare e attuare il Confederalismo Democratico: un modello politico basato sul diritto di genere paritario, l’ambientalismo e la convivenza sociale tra più culture.
Dopo Kobane Calling, Zerocalcare ripropone un ottimo racconto autobiografico molto coinvolgente, soprattutto quando racconta come è ritornato vivo dal viaggio con i suoi amici.
A questo si alterna la sua comicità in grande stile (che in alcune scene mi è sembrata però inopportuna) e un disegno che poco a poco sembrerebbe cercare tratti più naturalistici e reali. La figra dell’Armadillo è poco presente e viene quasi sostituita da quella di un nuovo personaggio: il filosofo Cartesio, che in quanto a serietà e divertimento non è da meno.
Mi aspettavo che il Confederalismo Democratico venisse molto più approfondito a livello strutturale e operativo, ma il vero pilastro del racconto sono proprio gli Yazidi e il loro vissuto storico, come in Kobane Calling: nonostante tutto, continuano a resistere e vivere.
Voto: 8.35/10.

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