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Natale nei paesi esteri

Quando pensiamo al Natale ci vengono in mente immagini come un bambino che aspetta entusiasta l’arrivo di Babbo Natale, grandi e piccini che si scambiano i regali, una famiglia riunita in una grande tavolata con tantissimi piatti, il panettone ricoperto di zucchero a velo. 

Se chiedessimo a persone provenienti da diverse parti del mondo cos’è per loro il Natale ci risponderebbero tutti nello stesso modo? Assolutamente no! Infatti ogni risposta sarebbe singolare poiché la concezione del Natale e il modo in cui viene festeggiato cambia a seconda di dove ci si trova. 

Ad esempio in Olanda i bambini non aspettano l’arrivo di Babbo Natale ma di Sinterklaas, una specie di vescovo a cavallo che arriva tra il 5 e il 6 dicembre e distribuisce biscotti e dolcetti per tutta la città. Invece, La viglia di Natale e a Natale, gli olandesi si riuniscono in grandi tavolate a gustare i piatti tipici. Come i biscotti Speculaas, piccole focacce a forma di animali o persone e lo Stollen, del pane dolce ripieno di uvetta, ribes e pasta di mandorla. 

In Polonia, esiste la figura di Babbo natale ma ci sono sempre differenze rispetto all’Italia. Ad esempio l’albero non viene fatto l’8 dicembre ma il 24. Il pasto della Vigilia viene consumato solo dopo l’avvistamento di una stella e vengono serviti 12 piatti che simboleggiano i 12 Apostoli. Sotto il tavolo viene posto del fieno in segno di buon augurio per il nuovo anno.

Se ci spostiamo dall’altra parte del mondo, in Giappone, lo scenario cambia. Il 24 dicembre per i giapponesi è la festa degli innamorati, come per noi lo è San Valentino e il 25 non è considerato un giorno festivo. Ebbene sì, non in tutti i paesi a Natale si sta a casa, in famiglia, a scambiarsi i regali. Può capitare, però, che vengano organizzate cene di Natale con gli amici. Per quanto i giapponesi attribuiscano un valore minore a questa festività, anche in Giappone le strade sono piene di luci.

In Africa, il Natale è associato alle alte temperature, alla pioggia. In questo periodo i bambini non vanno a scuola per due mesi, non solo per questa festività ma principalmente per poter aiutare i loro genitori con il raccolto. Le decorazioni sono sempre presenti nelle abitazioni: alberi di plastica, poiché pini e abeti non crescono in quelle zone, e freschi rami. L’Africa, però, essendo un continente molto esteso, è composto da vari stati e ognuno celebra il Natale in un modo diverso. In Uganda, il piatto tipico mangiato in questo periodo è il matoke, una banana verde brasata con carne di pollo. Nel Sudan, vengono decorati alberi di mango e  in Liberia le palme.

Alcune di queste tradizioni ci sembreranno insolite e bizzarre, essendo abituati al nostro modello di Natale. Tuttavia, non importa come viene festeggiato, quando, perché, cosa si mangia e cosa si fa. L’importante è passarlo con le persone a noi più care con un clima sereno e conviviale. 

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