Terra Madre & Slow Food: La mia esperienza di alternanza
- Il pixel art del Cluster Semi
#Foodforchange
È questo l’ hastag che correva sugli striscioni della XII edizione del Salone del Gusto , organizzata al Lingotto Fiere di Torino dal 20 al 24 settembre 2018 di Slow Food in collaborazione con la città di Torino e la Regione Piemonte.
La fiera era suddivisa in tre padiglioni e l’ Oval, nei primi tre padiglioni, denominati uno, due e tre, vi erano gli stend di diverse aziende agricole e non solo di tutte le 20 regioni italiane, mentre nell’ Oval vi era il mercato Internazionale con gli stend dei cinque continenti, la mensa per i delegati e gli operatori e l’ arena da cui potevano parlare i delegati venuti da tutto il mondo, circa 5000, per manifestazione vi erano più di mille persone impiegate per tutti i lavori, tra cui anche l’ Assistenza al Cluster.
Il Cluster era una sorta di presidio di Slow Food con un tema, vi erano cinque Cluster così disposti:
- Pad.1 Api &Insetti
- Pad.2 Cibo& Salute e Slow Fish (Il padiglione due aveva due Cluster)
- Pad.3 Semi
- Oval Slow Meat
Il Cluster racchiudeva cucine, spazio incontri ed attività per i più giovani.
Del nostro liceo ha partecipato al progetto la classe 4^A dell’ indirizzo S.U. anche per l’ alternanza scuola-lavoro, tra gli studenti di questa classe c’ero anche io.
La nostra attività di alternanza scuola lavoro consisteva nell’ intrattenere i bambini, all’ interno dei Cluster con diversi giochi ed attività. I referenti del progetto ci avevano diviso a coppie o a trii in due turni uno al mattino ed uno al pomeriggio.
Io facevo parte del turno pomeridiano, che incominciava alle 15 e si concludeva alle 20, ero assegnato al Cluster Semi nel Pad.3 con una mia compagna, il primo giorno nonostante i primi minuti di smarrimento mi sono subito ambientato. Le attività ludiche presenti nella postazione erano, la possibilità di fare disegni con gli stencil, e i pixel art, ovvero con i chiodini (tutti i giochi erano della Quercetti) dovevi creare un immagine a seconda del Cluster in cui ti trovavi, il mio stand doveva creare un immagine che rappresentava i fagioli. Gli organizzatori ci hanno dato una maglietta con il nome della manifestazione ed un badge. È stata una bellissima esperienza, sia per l’ ambiente, sia per l’ attività proposta, ringrazio la scuola e lo staff di Terra Madre che ci ha permesso di fare quest’ attività, la cosa che mi ha fatto molto piacere è stato vedere che non solo i bambini si fermavano a fare il pixel art ma anche i genitori ed i delegati di altri paesi, il pixel art era un’opera in fieri, che ha preso vita giorno dopo giorno, ora dopo ora, chiodino dopo chiodino, grazie al contributo di tutti, fino ad un risultato veramente bello, vi erano bambini che prendevano come missione il completamento di una scheda altri la finivano con l’ aiuto di un genitore, altri si arrendevano, ma era bello vedere la loro soddisfazione quando la loro scheda finiva assieme a tutte le altre. Ho parlato inglese ed ho visto il mondo e tutte le regioni d’ Italia in cinque giorni attraverso, suoni, odori, volti e parole.
Gian Marco Maffione