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The Divided States Of Hysteria

Una storia così cruda e grottesca nella rappresentazione politicamente scorretta della società contemporanea da essere al livello di The Boys.

Un attacco terroristico distrugge completamente New York, portando gli Stati Uniti nel pieno terrore e caos. Toccherà all’ agente Frank Villa e una squadra di persone poco raccomandabili alla legge riportare il poco di giustizia che è rimasto nel paese.

Durante tutta la lettura si sente questa atmosfera: la storia che Howard Chaykin ci racconta è un pretesto. Come George Orwell in 1984, la trama serve da mezzo per poter parlare delle criticità attuali degli Stati Uniti.

Nel corso degli avvenimenti, si rimane allibiti per tutta la violenza e l’ estremismo politico che si vede, accompagnato dallo stile grafico di Chaykin molto serrato e con corpi tondi ma che non perde il talento di mettere in mostra le sue sfumature da tonalità splatter.

Come per 1984, c’è la sua identica pecca: il racconto pare essere più un saggio critico moderno che ti spara tante informazioni e tematiche da essere perlopiù analizzato che letto.

Quindi non disperatevi se non vi ricorderete tantissimo di quello che leggerete, perché TDSOH va studiato nei suoi minimi dettagli referenziali.

Voto: 9-/10

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