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Un solo giorno? No grazie, preferisco tutta la vita.

Noi donne rappresentiamo il 50% della popolazione e le madri dell’altro 50%. Cari uomini, guardatevi intorno: ci sono donne dappertutto. Avete veramente bisogno dell’8 Marzo per ricordarvi che le donne esistono?
(Lucina Di Meco)

 

La festa della donna cade ogni anno l’8 marzo, ma che cos’è la festa delle donne?

La festa delle donne è nata per festeggiare e  per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

Le donne iniziano a reclamare i propri diritti durante la II internazionale socialista nel 1907, infatti si iniziò anche a parlare del suffragio universale per le donne socialiste.

In italia però la  Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista Italiano, che la celebrò  la manifestazione il 12 marzo, prima domenica successiva all’ 8 marzo, data che indicava Lenin che ricordava l’otto marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo. .

Le manifestazioni si fermarono durante i due conflitti mondiali e anche in seguito a causa della Guerra Fredda, e del blocco comunista si persero le reali origini della manifestazione.

Iniziarono a nascere invenzioni fantastiche riguardo alla nascita della manifestazione stessa,  l’ONU con la risoluzione 32/142, nel 1977 decretò l’ 8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi,  come la data ufficiale da molte nazioni. In questo modo, adottando questa risoluzione, l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.

Oggi purtroppo le donne in molti ambiti sono comunque mal viste, si hanno poche donne che ricoprono cariche importanti in aziende e in politica. L’ONU ha ipotizzato il raggiungimento della Parità di genere entro il 2030, per raggiungere questo obbiettivo dobbiamo agire anche noi nel nostro piccolo, allontaniamo da noi i classici stereotipi, perché ci sono donne con le “palle” e maschi “fighette”. La donna è da sempre alla base delle società, anche se spesso non ce ne si rende conto, la donna è andata a lavorare nelle fabbriche e preparava le armi, le divise e i mezzi per i mariti al fronte. Le donne soffrivano come gli uomini o forse anche di più nei campi di sterminio, le donne al pari degli uomini hanno combattuto contro i tedeschi durante la Resistenza.

Come dice Bob Dylan: Credo che le donne reggano il mondo e non credo ci sia un uomo che ha mai fatto qualcosa senza che una donna glielo abbia concesso o lo abbia incoraggiato a farlo.

Gli uomini si devono ricordare che possono fare i duri fin che vogliono, ma alla frase “Ti devo parlare.” posso loro assicurarti che non importa chi tu sia, la paura che avrai sarà quella più grande.

Noi uomini lavoriamo per le donne, ma le donne non dipendono da noi, noi dipendiamo da esse, riflettiamo un secondo, chi ci ha messo al mondo? Una donna, chi è quella persona che ci accudisce? La mamma, che è una donna. La donna sarà sempre e comunque una costante nella vita, quindi cerchiamo di rispettarla ed onorala tutti i giorni della nostra vita e non solo l’8 marzo.

Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
(William Shakespeare) 

 

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