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Vienna, la città che ammalia

Immagini di Laura Benedetto

I viaggi d’istruzione. Queste mistiche parole che sentiamo pronunciare durante gli open day e per due anni abbiamo dovuto attendere. È ciò che, finalmente, abbiamo potuto ripristinare ad ottobre del 2022, quando le classi 4^O e 4^B, entrambe dell’indirizzo linguistico di cui una ESABAC, sono potute andare a Vienna per una settimana, dal 23 al 28 ottobre.

Vienna

Lingue straniere e come usarle…

Istruzioni per l’uso pratico di una lingua straniera: buttatevi, sempre. Caso mai direte una parola al posto di un’altra, male che vada non vi capiranno subito e dovrete sfoderare l’abilità mimica che tanto contraddistingue noi italiani, ma, in prim’ordine, non fatevi prendere dal panico.

Se non capirete inizialmente ciò che vi verrà detto, è normale. Il vostro cervello deve abituarsi ad assimilare una lingua che non è la vostra, è scontato che al primo impatto vi sentirete persi. Nonostante questo, fate un bel respiro e concentratevi sulle poche parole e frasi che avrete inteso. Pian piano vi apparirà molto più semplice attribuire alle vostre frasi un senso compiuto e anche la grammatica andrà a posto da sé. Per i vocaboli che non conoscete, potrete poi sempre contare sull’inglese.

Inizia l’avventura!

Domenica mattina, ovvero il 23, la sveglia è suonata molto presto per tutti. Il pullman che ci avrebbe portati a Milano Malpensa è partito da piazza Bernini alle cinque in punto di mattina. Abbiamo così iniziato la nostra avventura. Il viaggio aereo, molto breve, ci condotti quindi all’aeroporto di Vienna, dove abbiamo potuto iniziare a sfoderare il nostro tedesco.

Centro di Vienna

Una parola per riassumere la nostra esperienza: megagalattica. Sebbene ci siano stati alti e bassi, come piccoli infortuni, il viaggio è decisamente stato d’aiuto per unire maggiormente i vari componenti delle classi. Purtroppo ogni classe aveva il suo programma ben definito, quindi non c’è stata molta occasione per stringere nuove amicizie, se non alla sera, nell’ostello in cui abbiamo soggiornato.

Tra le più importanti tappe che abbiamo toccato non posso non citarvi Schӧnbrunn, il famoso castello di Sissi (visibile nella foto in evidenza), altra figura focale della storia viennese che ricorda molto quella della Principessa Diana; il Tiergarten, lo zoo di Vienna dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel ’93; infine il famoso Luna-park del Prater, con la magnifica ruota panoramica.

Attrazione del Prater

Cosa ammirare a Vienna

Se dovessi elencarvi la storia di Vienna probabilmente mi servirebbero cinque pagine solo per farvi una breve introduzione, ma è impossibile non rimanere ammaliati dalla bellezza senza tempo che emana. Non mi rimane quindi di augurarvi di visitare uno dei tanti negozi di vestiti vintage e camminare nel centro della capitale austriaca per poi sedervi a gustare una torta Sacher in uno dei suoi deliziosi caffè.

Karlskirche

Per cena, invece, tutti a tavola con una Wienerschitzel, la tipica cotoletta di maiale, annaffiata da una birra leggera di produzione locale!

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