Città nascosta in Sicilia.

Ritrovata dopo 2.700 anni,oggi costituisce il Parco Archeologico di Selinunte .

Selinunte è un’ antica città appartenente alla civiltà greca che risale all’ epoca compresa tra il V-III secolo a.C. situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia. Attualmente vi è il Parco Archeologico di Selinunte, il più grande d’Europa.

È stata scoperta dai geologi dell’Università di Camerino: muniti di una telecamera termica caricata su un drone,hanno rilevato delle anomalie sul terreno in corrispondenza del parco archeologico,riconducibili a delle strutture sepolte di un tempio da dove si potevano raggiungere i porti collocati ad est e a ovest dell’ Acropoli. La scoperta è stata annunciata da Enrico Caruso e Fabio Pallotta, spiegando che sotto questa città antica sono state individuate delle tubature create dai Greci per mezzo delle quali l’acqua,un tempo, arrivava nelle case. Inoltre è stata individuata la presenza di ambienti destinati al culto e anche la più antica raffigurazione di tutto il mondo greco di Hekate,personaggio di origine pre-indoeuropea che venne ripreso successivamente dalla mitologia ellenica.Sono state scoperte anche delle tracce di importanti interventi effettuati dalle popolazioni sul territorio come deviazioni di corsi d’acqua,captazioni di sorgenti e sbancamenti imponenti per scopi legati al commercio,al culto religioso o militari.

La tecnica utilizzata si basa sulla geomorfologia e sull’archeologia che da ora può essere usata per gli altri siti in Italia. «il lavoro iniziato con i tecnici dell’Unicam(Università degli Studi di Camerino)promette bene: è frutto di un anno di letture e sopralluoghi.» Pallotta spiega che la città era un susseguirsi di templi e vasche di acqua limpida che offrivano prezioso ristoro ai viaggiatori. Il cosiddetto «Tempio M» attualmente è situato sulla sponda destra del fiume Selino,in origine spiccava sull’estremo promontorio occidentale della laguna.

Enrico Caruso spiega invece che assieme ritrovamento dell’icona di “Ecate” o “Hekate”,la dea che regnava sui demoni malvagi,sulla notte e sulla luna,hanno riportato alla luce anche vasi corinzi,oggetti ornamentali,statue e anche un flauto sempre risalente all’epoca greca.

Sono state ricostruite in 3D le case risalenti all’ Epoca classica ed ellenistica ed è stato riprodotto virtualmente il tempio in stile dorico,circondato da colonne, il più antico tra quelli selinuntini. La città fu distrutta nel 409 a.C. dai Cartagenesi,quindi una seconda volta dai Romani nel 250 a.C.; nonostante ciò continuò ad essere abitata fino al XIII secolo circa,quando il progressivo abbandono la celò sotto la sabbia e la fitta vegetazione costiera.

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