Dickens – L’uomo che inventò il Natale
Questo film del 2017, scritto da Les Standiford e diretto da Bharat Nalluri è una reinterpretazione del racconto, e del suo successivo adattamento cinematografico, “A Christmas Carol”. La trama narra di uno dei momenti più complicati per la vita dello scrittore del classico natalizio.
Londra, 1843, il natale è alle porte e il famoso scrittore Charles Dickens risente del fallimento dei suoi ultimi tre libri. Rifiutato dai suoi editori, decide di affrontare una sfida pressoché impossibile, scrivere e autoprodurre un libro in sole sei settimane, sperando che questo possa risolvere i suoi problemi finanziari e rilanciare la sua carriera.
Per superare il suo attuale blocco dello scrittore, inizierà così a scrivere di paesaggi imbiancati e alberi di Natale. Con il passare dei giorni i suoi personaggi prenderanno vita, affollando non solo la sua mente, ma anche la sua casa. Tutto ciò che accade intorno a lui, sarà spunto per nuovi elementi all’interno del suo racconto. Si ritroverà più volte però a doverne interrompere lo scorrimento della trama, a causa delle continue interruzioni esterne. Persino i suoi genitori arriveranno ad aggravare la situazione, causando un vero e proprio scontro con il figlio. Infine, come se tutto ciò non bastasse, i personaggi nella sua testa si rifiuteranno di seguire le sue direttive, opponendosi al suo volere per il finale. All’arrivo del fatico giorno, però il libro, rilegato e illustrato, sarà già disponibile in tutte le librerie, e venderà tutte le copie in un solo giorno. Grazie al perfetto finale elaborato da Dickens, che rimarrà nel cuore di tutti, per i secoli a venire.
L’uomo che inventò il Natale riesce, con una semplicità sbalorditiva, a far entrare lo spettatore nella mente brillante di uno dei più grandi scrittori dell’epoca vittoriana, e ad accompagnarlo durante tutto il processo di stesura. Infatti non appena la porta del suo studio si chiude e Dickens resta solo, possiamo vedere il dilagare della sua immaginazione. Come lui stesso afferma, basta trovare il nome giusto perché il personaggio prenda vita.
Questa reinterpretazione cinematografica riesce perfettamente a coniugare la storia della vita quotidiana dello scrittore, sul lastrico della sua carriera, e lo scorrere continuo e immutato della fiaba natalizia, così come la conosciamo. Dimostrando, che il lieto fine non si trova solo nelle ultime pagine di un libro, ma anche nella realtà.