Famiglie vs coronavirus. Chi vincerà?

È ufficiale, si tratta di pandemia, ovvero un virus presente in ogni parte del mondo. L’Italia è addirittura zona arancione, ma non per questo dobbiamo dare la partita vinta a priori al Covid19.

Ora però dobbiamo capire quali sono le normative da seguire e fino a quanto.

Molti dei nostri genitori si sono trovati in difficoltà nel chiedere le ferie anticipate, mentre altre famiglie hanno deciso di avvalersi dell’aiuto dei propri nonni o chi per loro. Ultimamente si è molto parlato di un sussidio per coloro che hanno bambini in una fascia di anni compresa dagli zero ai quattordici anni.

Tuttavia, per far fronte alle difficoltà per le famiglie in cui i genitori lavorano entrambi e devono gestire i figli a casa fino alla riapertura delle scuole, sono allo studio misure ad hoc. Mentre sembra tramontare l’ipotesi di un voucher da destinare alle famiglie per i costi straordinari sostenuti con le baby sitter dopo la chiusura delle scuole, l’ipotesi che rimane in piedi è quella di aumentare la possibilità di usufruire di congedi parentali straordinari.

Per le famiglie con un reddito medio basso, la ministra Elena Bonetti, (ministra delle pari opportunità e della famiglia), propone un aiuto per le spese per il babysitting di circa 600 euro mensili. Potrebbe essere sotto forma di voucher oppure di bonus, che potrebbe essere aumentato in caso di presenza di un operatore della sanità. Andrà incontro alle spese educative, di custodia e di cura dei figli lì dove non è possibile ricorrere ai congedi, per la natura del lavoro svolto.

Purtroppo però, i dati certi finora sono molto pochi e tutti contraddicono tutto; pertanto riguardo questi sussidi non si sa nulla di certo.

Una cosa sicuramente certa è che il ritorno a scuola non è molto vicino. Anche se con molta difficoltà, e quasi con timidezza, i risultati di questa quarantena forzata si intravedono. Noi possiamo solo stare chiusi in casa a sperare che la situazione si stabilizzi al più presto e nel migliore dei modi.

Vi delizierò quindi, con qualche piccolo suggerimento.

La cosa che credo sia indiscutibilmente la più difficile di questa quarantena, è lo stare insieme. La situazione si aggrava in modo notevole specialmente se abbiamo fratelli o sorelle in età scolare. Molte volte si ha a disposizione solo un computer in quattro persone (o più), e questo potrebbe essere oggetto di discussioni. La didattica a casa, per quanto possa essere affascinante all’inizio, richiede molta concentrazione e difficilmente tra le mura domestiche si ottengono i risultati sperati, proprio per mancanza di quest’ultima. Abbiamo però degli amici che, seppur all’apparenza un po’ antiquati, possono salvarci la giornata da un eccesso di noia e litigi.

Le carte da gioco. Napoletane per briscola, scopa, ruba mazzetto, asso piglia tutto e magari altri giochi; francesi per scala quaranta Black Jack, bridge, poker, o burraco. Oltre a questi tanti altri, anche con altri tipi di carte, come Uno! Oppure un gran classico, il gioco della memoria per i più piccini.

La scacchiera. Si può giocare a dama, tris ed ovviamente anche a scacchi. Questi sono più giochi da concentrazione, ma se giocati bene impiegano buona parte del pomeriggio.

Giochi da tavolo. Il più celebre è sicuramente Monopoli, generazioni intere ci hanno giocato. Ci sono però anche altri giochi molto gettonati rivisti in chiave moderna: Cluedo (classico poliziesco), Taboo (adatto anche per allenare il proprio lessico), Risiko! (gioco di strategia), Scarabeo (classico gioco da sempre accomunato agli anziani ma che va benissimo anche per noi giovani), Trivial Pursuit (gioco adatto a chi ama aumentare le sue conoscenze, consolidarle oppure sfoggiarle. Di questo gioco si sono fatte moltissime versioni, adattate ai tempi ed alle età per agevolare tutti i giocatori, anche quelli più giovani). Oltre a questi ce ne sono molti altri, tutti con un fascino senza tempo.

I puzzle. Chiamati anche ‘rompicapi’ sono, oltre che alcuni molto difficili, favolosi; occorre però essere dotati di una gran pazienza.
L’enigmistica. Molte volte vediamo molti anziani intenti a decifrare rebus e cruciverba, ma lo fanno con per un fine ben preciso: tengono allenata la memoria. Cimentarsi in questi giornalini all’apparenza facili e banali, può sembrare uno scherzo, ma vi assicuro che anche qui, come sopra, ci vuole molta pazienza. Ed altrettanta concentrazione.

Buona fortuna nel vincere questi, od altri, giochi!! 😊

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