If we were villains- non è colpa della luna
“If we were villains- non è colpa della luna” è il primo romanzo di M.L Rio, autrice emergente che trasporta nella sua prima opera parte di sé e dei suoi anni da studentessa universitaria di Shakespeare e del mondo teatrale.
Pubblicato per la prima volta nel 2017, “If we were villains” ci lascia assistere da dietro le quinte alla vita di sette giovani attori, studenti all’ultimo anno del prestigioso conservatorio Dellecher, tra i quali sembra esserci un legame superiore all’amicizia, bensì fraterno.
Richard, Meredith, Wren, Alexander, Filipa, James e Oliver,rispecchiano alla perfezione il prototipo di personaggio a cui sono da sempre stati associati nelle rappresentazioni teatrali degli ultimi quattro anni della loro vita, fino a quando non viene programmata la messa in scena del Macbeth, la quale porta alla rottura dell’equilibrio che teneva unito questo gruppo di giovani talenti.
Come ci insegna Oliver, il protagonista, non sempre questa ricerca costante della grandiosità giunge ad un fine positivo. Proprio lui, infatti, sente sulla propria pelle gli effetti stupefacenti del desiderio, uscendo dal carcere dopo dieci anni di detenzione per omicidio.
Il motto della Dellecher “per aspera ad astra”, insegna ai suoi studenti a scavare nel profondo della loro interiorità, così da saper affrontare i percorsi tortuosi che si presenteranno nella loro vita e carriera, per poter infine giungere alle stelle ed essere eccezionali.
Difatti, all’ultimo anno di college, egli venne incriminato per l’assassinio di uno dei suoi compagni di classe e nonostante il detective Colborne, direttore delle indagini, non gli abbia mai creduto, Oliver non ha mai voluto raccontare la verità.
Sarà dunque lui il vero colpevole?
Questo romanzo si nasconde dietro la falsa riga del crime adolescenziale, rivelando pagina dopo pagina una cura molto più umana dei personaggi, e concentrandosi sulla descrizione degli effetti che una perdita può avere e di come questo cambi i ragazzi, modificando i loro ruoli non solo sul palco, ma anche nella vita.