Gds, sono un diritto o no ?

Ultimamente si è molto parlato di queste giornate dello studente, il cui nome effettivo è “autogestione degli studenti “, di come sia difficile organizzarle e di come, (abbiamo potuto vederne i risultati l’anno scorso) sia difficile comportarsi nel loro svolgimento.

Per chi è nuovo apro una parentesi su cosa siano nella pratica. In sintesi, sono tre giorni (consecutivi o non) in cui non si fa la lezione classica perché ci sono laboratori ognuno ella durata di due ore e ciascuno studente può scegliere quale fare a quali ore per tutte le sei ore dell’orario che ci sono ( o cinque per le prime e seconde).
Per partecipare ad un laboratorio, bastava lasciare il libretto ad un addetto all’entrata dell’aula in cui si svolge l’attività ed è fatta. Questo metodo funzionava ed era in rigore fino agli scorsi anni.
Quest’anno invece è necessario guardare anche cosa ci dice il diritto a riguardo: Non esiste una normativa che regolamenti quest’attività però nel nostro regolamento, ci sono degli articoli che ne garantiscono il diritto; Infatti, perché si svolgano è necessario un programma per dimostrare la nostra capacità di gestirci in autonomia e questo progetto prima dev’essere recapitato al dirigente scolastico il quale può rifiutarsi ma mettendo le sue motivazioni per iscritto. Il suo rifiuto nella teoria non trova sostegno, anzi, viene contrastato dall’art 2 ( comma 10) del D.P.R n.249 del 1998 il quale ci dice : “ [..] diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte di studenti e delle associazioni di cui fanno parte.

“Gds sono un diritto o no? ”
La risposta è sì, questo però non significa che questo diritto non sia correlato a sua volta ad un dovere. Infatti uno dei doveri di noi studenti è quello di rispettare l’ambiente scolastico, cosa che non è stata fatta lo scorso anno causando una serie di problemi ( anche gravi) alla scuola.

Le gds sono un diritto, che non può esserci tolto però rispettare la struttura scolastica è un dovere. Dal momento in cui uno dei due manca è necessario introdurre la comunicazione tra le parti perché da sempre un diritto viene garantito se viene rispettato il dovere.

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