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Il giorno della Memoria ricordato da Francesco Guccini

Francesco Guccini è un cantautore italiano nato nel 1940, ha composto brani che sono espressione di impegno politico e sociale oltre che artistico. Di particolare rilievo la dimensione poetica dei testi, che gli è valsa nel 1992 il Premio Montale. Tra gli album: Radici (1972), Ritratti (2004). È anche autore anche di numerosi scritti, soprattutto romanzi. E’ stato un insegnante di Letteratura Italiana  presso il Dickinson College di Bologna (1965-85), negli anni ’60 ha scritto svariate canzoni per altri interpreti come I nomadi, Equipe84 e tanti altri, spesso ispirate al folk statunitense e in particolare a B. Dylan, e ha tradotto brani di autori stranieri.

Il primo album da interprete è Folkbeat n. 1 (1967, che raccoglie brani degli anni precedenti, tra i quali Auschwitz). La canzone è stata scritta nel 1966 per il gruppo Equipe84 inserita in un singolo che conteneva nel Lato A Bang Bang , nel Lato B Auschwitz. La canzone Auschwitz è nato come singolo, ma nel 1967 la troviamo nell’album Folkbeat n. 1 .

Cosa ci vuole trasmettere il brano?

Il messaggio che la canzone ci vuole trasmettere è triplice: il primo è la fotografia di un luogo, di una situazione emotiva, di un fatto terribile ma reale. Un racconto lucido, quasi distaccato, fatto da un bambino che nella sua semplicità racconta la sua terribile esperienza; Il secondo è la riflessione dell’autore che, pieno di rabbia, si perde nella ricerca disperata di un “perché” a tutto quell’orrore; il terzo è la speranza nell’uomo che, se riflette e impara dalle esperienze passate, potrà cambiare il mondo positivamente.

Rapporto musica/testo

C’è grande corrispondenza tra i sentimenti espressi dal brano, sia a livello musicale, sia a livello di parole . La musica attraverso i timbri differenti e le molteplici intensità, sottolinea il testo e lo rafforza. Il brano nella prima parte, esplicita il racconto del bambino, nella seconda è più presente per evidenziare la rabbia e la delusione dell’autore; per tornare triste, sulle ultime battute finali, perché la speranza è un sentimento lieve.

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