Top 5 tradizioni pasquali nel mondo
Cari lettori e care lettrici, visto che i precedenti articoli a tema so che vi hanno fatto molto piacere in questo periodo un po’ anomalo, sono lieta di presentarvi anche le tradizioni pasquali che animano il nostro vasto mondo. Saranno solo cinque, ma sono sicura che vi sorprenderanno, come sempre, e vi faranno viaggiare con lo strumento più potente di cui siamo muniti: l’immaginazione. Come sempre, ogni paese ha le sue usanze, qualcuno strettamente legate alla religione, basti pensare alla Romania, altri invece legati più allo svago, anche se con radici antiche, come nel caso dei paesi anglosassoni. Eccovi dunque un nuovo spunto per viaggiare con il solo mezzo che ci è rimasto e per rilassarvi un po’ in vista degli ultimi tre intensi mesi di scuola. Buona lettura!
#5 Egitto. Com’è facilmente deducibile, le tradizioni legate alla Pasqua risalgono al tempo in cui i faraoni venivano venerati e i templi erano luogo di culto. Quindi nell’avanti Cristo, prima ancora che Gesù nascesse e che comparissero tutte le tradizioni religiose monoteiste a lui attribuite. La festa era indetta alla dea della primavera, Sham. Allora come oggi, gli egizi ponevano le uova come alimento sovrano della festa: rappresentano infatti la nascita. Contrariamente a 4000 anni fa, adesso si fanno gite fuori porta, perché si crede che l’aria, in questo particolare giorno, abbia effetti benefici. È quindi molto facile vedere come località costiere o parchi siano decisamente affollati.
#4 Romania. La religione cristiana, che ricordo essere ortodossa in questo Paese, è assai importante, tanto da condizionare la maggior parte delle tradizioni che ci sono. Le uova fanno la loro bella figura, specie quelle di una regione in particolare, che fa di loro un prodotto artigianale quasi prezioso: la Bucovina (nell’immagine a fianco a sinistra). Una volta che ci si ritrova a mangiare il gustoso pranzo, le uova vengono rotte con quelle del vicino, che, come augurio, affermerà la risurrezione di Cristo.
#3 USA&UK. Negli Stati Uniti, questa tradizione ha radici antiche: i coloni inglesi amavano infatti dipingere le uova e nasconderle, per poi invitare i bambini a ritrovarle, dicendo che l’Easter Bunny, uno spirito un po’ birbante, le aveva disseminate nei luoghi più improbabili del giardino. Chi ne avrebbe raccolte di più avrebbe avuto diritto alla fetta di dolce più grossa. Oggi i cancelli dei giardini della Casa Bianca vengono aperti per permettere ai bambini, americani e non, di prendere parte ad una divertente contesa: dovranno disputare un singolare corsa, che vede impegnati anche gli inglesi: la “Eggs rolling” (nell’immagine di fianco a destra). Essa consiste nel fare rotolare delle uova sode dentro un tracciato; ovviamente, il vincitore sarà il primo che solcherà la linea del traguardo. Anche gli adulti sono ammessi, ma solo se accompagnati da un bambino di non più di dodici anni. Oltreoceano la festa deriva dall’adorazione di una dea pagana, i festeggiamenti hanno quindi un valore simbolico molto più antico. Un esempio? Indubbiamente quella legata all’Holy Thursday: due borsellini, uno bianco e uno rosso, vengono donati a due cittadini anziani. Nel primo si trovano un numero di monete che corrisponde a quello del regnante attuale, mentre nel secondo, dolci.
#2 Germania. Anche in questo Stato, non si esita a dare la caccia disperata alle uova, anche se qui chi le nasconde è l’Osterhase, il cugino tedesco del coniglietto di Pasqua. La tradizione della festa in sé, però, ha anche qui radici molto antiche, che risalgono addirittura a un’epoca antecedente al cristianesimo: infatti, questa ricorrenza aveva lo scopo di salutare la primavera e dare l’addio all’inverno. La dea Ostara infatti, la stessa venerata nei paesi inglesi, arrivava per donare di nuovo la vita. Così, la notte dell’equinozio venivano preparati dei falò con rami secchi, per bruciare simbolicamente il passato inverno e salutare la nuova stagione. Oggi gli Osterfeuer, ovvero i fuochi pasquali, vengono accesi la notte di Pasqua, e per conciliare il lato pagano con quello cristiano, anziché la figura dell’inverno, viene bruciata quella di Giuda Iscariota.
#1 Francia. Anche i nostri “vicini di casa” amano celebrare la Pasqua con grande stile, riservando ai bambini un ruolo in primo piano. Qui, religione e gioco si intrecciano, dando vita ad una piacevole usanza, simile a quella dei paesi anglosassoni: la caccia alle uova. Si dice, che da giovedì santo fino alla mattina di Pasqua, le campane non suonino, perché volano a Roma a sentire l’annuncio del Resurrezione di Gesù. Quando poi ritornano, o quando partono (le versioni su questo punto dissentono un po’), disseminano sul territorio francese le uova di cioccolato, per portare ai bambini la felicità. Sulle tavole, invece, per gli adulti, l’immancabile agnello pasquale accompagna il pranzo della domenica. La rinomata pasticceria, infine, si prodiga per la creazione di dolci a tema. Molto belli, ma soprattutto molto gustosi.
Il nostro viaggio è terminato, spero vi sia piaciuto e che abbia potuto aiutarvi a scoprire qualcosa di nuovo su altre culture. In tutti i Paesi le uova giocano un ruolo importante: sono il simbolo della nascita per eccellenza; poco importa se sono di origine animale o fatte solo di cioccolata. Sono comunque molto buone in entrambi i modi, ma, soprattutto, ci legano in modo quasi impercettibile al mondo che non abbiamo mai potuto conoscere: quello del passato. Auguri a tutti!